martedì 26 febbraio 2019

OSSERVAZIONI al Piano Attuativo “TR5 MOLINO NUOVO”, proposto dalla Società ZUST AMBROSETTI S.p.A. – Gruppo Ferrari e AIACE REOCO S.r.l. (Società della Banca Monte dei Paschi di Siena), adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 103 del 19.12.2018.

   
  Spett. le
Comune di Binasco
c/o Castello Visconteo
Via Matteotti s.n.c.
20082 Binasco -MI-






 

Alla c.a. dell’Egregio Signor Sindaco Dottor Riccardo Benvegnù


Oggetto: OSSERVAZIONI al Piano Attuativo “TR5 MOLINO NUOVO”, proposto dalla Società ZUST AMBROSETTI S.p.A. – Gruppo Ferrari e AIACE REOCO S.r.l. (Società della Banca Monte dei Paschi di Siena), adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 103 del 19.12.2018.
PRESO ATTO

- che l’elaborato “Relazione Generale”, del Piano Urbanistico Attuativo “TR5-Molino Nuovo
pubblicato sul sito informatico del Comune, riporta testualmente:
a) che il suddetto Piano è stato presentato << a seguito della conclusione delle complesse
vicende finanziarie che hanno portato alla liquidazione in concordato preventivo della
previgente società “Induxia s.r.l.” ed alla correlata cessione delle aree interessate dal presente
Piano Attuativo alla società “Aiace Reoco s.r.l.”, società unipersonale con unico socio la Banca
Monte dei Paschi di Siena (creditore principale della società in liquidazione)>>.
b) che << obiettivo strategico della società Aiace Reoco s.r.l. era di dare rapidamente
attuazione al Piano al fine di predisporre un piano di vendita per ridurre l’esposizione
finanziaria della banca>>.
- che il nuovo compratore vuole insediare, oltre alla propria sede, la propria attività produttiva
consistente nel ricevimento merci all’ingrosso, trasformazione e riconfezionamento diretto dei
prodotti tipici (alimentari e non alimentari) in confezioni unitarie.
- che la Legge Regionale 11 marzo 2005 n.12, Legge per il governo del territorio, all’art. 14
prevede che i piani attuativi e loro varianti, conformi alle previsioni degli atti di PGT, sono
adottati dalla giunta comunale.
TENUTO CONTO

- che si andrebbe a realizzare un insediamento produttivo che:
1) rispetto a tutta la zona del territorio comunale chiusa tra la S.P. 35 dei Giovi (Milano – Pavia)
e la S.P. 40 (Binasco - Melegnano) ne occuperebbe un’area consistente che, aggiungendosi
all’esistente, renderebbe il suolo impermeabile ben oltre la metà dell’intera sua superficie;
2) prevede al suo interno la realizzazione di un unico edificio che coprirebbe un’area di
27.600 mq., ben superiore a 4 campi internazionali di calcio;
3) prevede opere di urbanizzazione per € 1.440.000,00, con circa 150 posti auto
pubblici dietro il lato est del cimitero, collocati entro l’area di rispetto cimiteriale di mt. 50
prevista ad oggi dal Piano Cimiteriale di Binasco, che si andrebbero ad aggiungere a quelli già
previsti nel piazzale attualmente esistente e non asfaltato, indicato come area di servizi
cimiteriali da cedere al Comune (vedi elaborato 14 area Scim1);
4) in sede di convenzione, non vede l’operatore vincolato alla realizzazione di un collegamento
con la rete fognaria comunale esistente per lo smaltimento delle acque nere e bianche.
Con una falda acquifera mediamente a mt. 1,50/2,00 mt. dal piano campagna, all’interno
dell’area privata le acque nere andrebbero disperse nel terreno così come le acque bianche,
quest’ultime come seconda soluzione andrebbero poi recapitate nel cavo Mandrugno e nella
Roggia della Pila.
Per la realizzazione, interna all’area privata, di tali opere di filtrazione è comunque ipotizzabile
per l’operatore un costo ben superiore a € 100.000.
Al contrario, il Regolamento dell’Ufficio d’Ambito della Provincia di Milano, a cui compete
il Servizio Idrico Integrato, prevede anche la realizzazione della fognatura da parte dei privati
nel caso di insediamenti isolati, così come è prevista la servitù di passaggio per i tubi fognatura.
5) incrementerebbe il flusso del traffico attuale nelle ore di punta, certamente per l’arrivo e
partenza dal luogo di lavoro dei dipendenti (se ne ipotizzano 70 unità), nonché per il
conferimento delle merci su mezzi pesanti che qui, poco realisticamente, si ritengono
programmabili in orari differenti.
- che nel Piano delle Regole del nostro PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) la zona
d’intervento è considerata ad ALTA SENSIBILITA’ PAESISTICA (Classe 4 ove la massima è 5);
così normata al punto 4 dell’art. 55: <<Nelle zone con classe di sensibilità alta e molto alta sono
escluse nuove costruzioni quando compromettono le qualità ambientali, i coni visuali e in
generale le qualità paesistiche dei luoghi>>.

CONSIDERATO
- che nel 2014, in sede d’approvazione del vigente PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO, ad
esso avevamo espresso voto contrario e sull’area in questione avevamo ufficialmente
OSSERVATO, inascoltati, della necessità e possibilità di contenere quantomeno l’impatto
paesistico dell’intervento (abbassando le altezze e le superfici coperte previste);
- che, data l’importanza dell’intervento urbanistico sulla zona e gli oneri di urbanizzazione
“in gioco”, QUESTA DIVENTA L’OCCASIONE UNICA per allacciare alla rete fognaria
comunale anche tutti gli insediamenti già esistenti, dimostrando così nei fatti di far
prevalere l’impegno e l’attenzione ambientale a salvaguardia di tutti rispetto agli
interessi, seppur legittimi (ad esempio: la presunta rapidità dei lavori), di singoli istituti e
operatori economici.
- che solo 4 anni fa CAP Holding spa (per superare la procedura d’infrazione Europea verso i
Comuni Italiani che non garantivano sul proprio territorio il trattamento delle acque reflue)
ha dovuto eseguire, in tre zone distinte del nostro centro urbano, circa 900 mt. di fognatura in
presenza di molte interferenze impiantistiche e non solo, con un conto economico di
€ 625.000.
- che non si scorge l’utilità per la cittadinanza di triplicare l’offerta di parcheggi all’ingresso
nord/est del cimitero (se ci fossero necessità di espansione dello stesso, non saremmo in
ritardo di due anni, rispetto a quanto normato dalla Regione Lombardia, nella revisione del
Piano Cimiteriale di Binasco).
- che attualmente il Comune è nelle condizioni finanziarie di poter gestire autonomamente
l’intervento di manutenzione straordinaria sul Cimitero Comunale a cui invece, come da
schema di convenzione, si chiede all’operatore di contribuire per quasi € 100.000.
- che a carico del Soggetto Attuatore si prevede la realizzazione di circa 450 ml. di pista ciclabile,
con un costo già sommariamente stimabile in € 100.000 (sviluppandosi in buona parte “in
sede autonoma”);
opera indicata tra le opere di urbanizzazione primaria, ma che non risulterebbe indispensabile
all’effettivo utilizzo del o dei fabbricati.
- che nello schema di convenzione, da una parte si evidenzia l’estrema urgenza che il Soggetto
Attuatore ha nel realizzare concretamente il Piano in oggetto, attraverso i conseguenti titoli
abilitativi, mentre dall’altra (art. 3, comma 2) si concedono 10 anni di tempo per ultimare le
opere di urbanizzazione.
- che nello schema di convenzione (art. 3, comma 8) è prevista l’opzione monetizzazione di
alcune opere di urbanizzazione, come il parcheggio SP1 indicato nell’elaborato 14. 

SI FORMULANO LE SEGUENTI OSSERVAZIONI

1- SI CHIEDE di cambiare la priorità ambientale da dare a seguito di questo insediamento produttivo: prima lo scarico delle acque reflue nella fognatura pubblica, contenendo al minimo di legge i parcheggi e, se economicamente necessario, procrastinando interventi come la ciclabile (affinandone al contempo lo studio); subito a seguire le opere di mitigazione, l’”attrezzare” il verde, ecc.
Al pari di alcuni Comuni a noi limitrofi e territorialmente molto più estesi, che già hanno allacciato tutte le loro frazioni urbane alla rete fognaria pubblica, si colga l’occasione unica di questo rilevante intervento urbanistico per garantire nel tempo la salubrità delle terre e delle acque anche di questa parte del nostro territorio.
Territorio che realisticamente andrebbe poi identificato come “urbano”, più che sede di insediamenti isolati.
2- SI CHIEDE di ridurre a mt. 12 l’altezza massima dei fabbricati per non creare un elemento visivo fortemente impattante e di ridurre il rapporto Rc di copertura ora previsto;
di dare sin d’ora alcune indicazioni sull’inserimento paesistico degli interventi (affinché la distribuzione dei volumi comprometta al minimo i coni visuali), sui caratteri architettonici, sulla scelta dei colori, il risparmio energetico e idrico, ecc.
3- Si CHIEDE di chiarire per l’intero comparto il numero massimo di posti auto a parcheggio dovuti come oneri di urbanizzazioni standard, limitandoli ad esso, ribadendo a chi e come spetta l’intervento nell’area Scim1 per Servizi Cimiteriali, area già acquisita dal Comune.
4- SI CHIEDE, non evidenziandosi sin qui prescrizioni o pareri da parte di Città Metropolitana,
di poter confermare una soluzione progettuale che garantisca la fattibilità e l’efficacia del nuovo innesto viabilistico sulla SP 35; ciò a fronte dell’aumentato traffico veicolare, specie di mezzi pesanti. Infatti, se nella RELAZIONE E STUDI DI TRAFFICO, al punto 7. INTERVENTO DI PROGETTO E SCENARI VIABILISTICI si dichiara l’idoneità dell’attuale intersezione canalizzata, dall’altra non è ben comprensibile quanto indicato nella figura 59 li riportata.
5- SI CHIEDE di rivalutare l’opportunità della posizione ove prevedere la connessione della ciclabile sin qui progettata, all’esistente ciclovia Milano-Pavia, in riferimento:
- all’eccessiva vicinanza al punto di immissione sulla SP35, dei veicoli provenienti dall’area di
rifornimento carburanti;
- alla possibilità che si mantenga nel tempo una richiesta differenziata d’accesso al cimitero, a
secondo che l’utente sia un pedone, un ciclista, o arrivi su un autoveicolo.
- a una soluzione progettuale più economica, che preveda l’eventuale realizzazione della pista
ciclopedonale all’interno del comparto, in gran parte affiancata al corpo stradale e di minor
lunghezza.
6- SI CHIEDE, date le intenzioni formalmente manifestate dal Soggetto Attuatore e a maggior tutela dell’interesse pubblico, di eliminare dallo schema di convenzione ogni riferimento alla realizzazione delle opere di urbanizzazione entro il termine massimo di 10 anni.
Ovviamente, se fosse accolta la nostra prima osservazione, varierebbero ben altri punti dello schema convenzione.
7- SI CHIEDE, data la natura dell’intervento urbanistico, che non pone difficoltà di realizzazione delle opere di urbanizzazione a standard, di conoscere le motivazioni dell’opzione “monetizzazione” per € 300.000 prevista nello schema di convenzione, a partire dal parcheggio SP1 indicato nell’elaborato 14.

Binasco, 19 gennaio 2019

Gruppo Consiliare
“BINASCO SEI TU”
Il Capogruppo
Mario Vecchi

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