c/o Castello
Visconteo
Via
Matteotti s.n.c.
20082 Binasco -MI-
Alla c.a. dell’Egregio
Signor Sindaco Dottor Riccardo Benvegnù
Oggetto: OSSERVAZIONI
al Piano Attuativo “TR5 MOLINO NUOVO”, proposto dalla Società ZUST
AMBROSETTI S.p.A. – Gruppo Ferrari e AIACE REOCO S.r.l. (Società
della Banca
Monte dei Paschi di Siena), adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 103 del 19.12.2018.
PRESO ATTO
- che l’elaborato
“Relazione Generale”, del Piano Urbanistico Attuativo “TR5-Molino
Nuovo
pubblicato sul sito
informatico del Comune, riporta testualmente:
a) che il suddetto
Piano è stato presentato << a seguito della conclusione delle
complesse
vicende finanziarie che
hanno portato alla liquidazione in concordato preventivo della
previgente società
“Induxia s.r.l.” ed alla correlata cessione delle aree
interessate dal presente
Piano Attuativo alla
società “Aiace Reoco s.r.l.”, società unipersonale con unico
socio la Banca
Monte dei Paschi di
Siena (creditore principale della società in liquidazione)>>.
b) che <<
obiettivo strategico della società Aiace Reoco s.r.l. era di dare
rapidamente
attuazione al Piano al
fine di predisporre un piano di vendita per ridurre l’esposizione
finanziaria della banca>>.
- che il nuovo compratore vuole
insediare, oltre alla propria sede, la propria attività
produttiva
consistente nel ricevimento merci
all’ingrosso, trasformazione e riconfezionamento diretto dei
prodotti tipici (alimentari e non
alimentari) in confezioni unitarie.
- che la Legge Regionale
11 marzo 2005 n.12, Legge per il governo del territorio, all’art.
14
prevede che i piani
attuativi e loro varianti, conformi alle previsioni degli atti di
PGT, sono
adottati dalla giunta
comunale.
TENUTO CONTO
- che si andrebbe a realizzare un
insediamento produttivo che:
1) rispetto a tutta la zona del
territorio comunale chiusa tra la S.P. 35 dei Giovi (Milano –
Pavia)
e la S.P. 40 (Binasco - Melegnano) ne
occuperebbe un’area consistente che, aggiungendosi
all’esistente, renderebbe il suolo
impermeabile ben oltre la metà dell’intera sua superficie;
2) prevede al suo interno la
realizzazione di un unico edificio che coprirebbe un’area di
27.600 mq., ben superiore a 4 campi
internazionali di calcio;
3) prevede opere di urbanizzazione
per € 1.440.000,00, con circa 150 posti auto
pubblici dietro il lato est del
cimitero, collocati entro l’area di rispetto cimiteriale di mt. 50
prevista ad oggi dal Piano
Cimiteriale di Binasco, che si andrebbero ad aggiungere a quelli già
previsti nel piazzale attualmente
esistente e non asfaltato, indicato come area di servizi
cimiteriali da cedere al Comune (vedi
elaborato 14 area Scim1);
4) in sede di
convenzione, non vede l’operatore vincolato alla realizzazione di
un collegamento
con la rete fognaria
comunale esistente per lo smaltimento delle acque nere e bianche.
Con una falda acquifera
mediamente a mt. 1,50/2,00 mt. dal piano campagna, all’interno
dell’area privata le
acque nere andrebbero disperse nel terreno così come le acque
bianche,
quest’ultime come
seconda soluzione andrebbero poi recapitate nel cavo Mandrugno e
nella
Roggia della Pila.
Per la realizzazione,
interna all’area privata, di tali opere di filtrazione è comunque
ipotizzabile
per l’operatore un
costo ben superiore a € 100.000.
Al contrario, il
Regolamento dell’Ufficio d’Ambito della Provincia di Milano, a
cui compete
il Servizio Idrico
Integrato, prevede anche la realizzazione della fognatura da parte
dei privati
nel caso di
insediamenti isolati, così come è prevista la servitù di passaggio
per i tubi fognatura.
5) incrementerebbe il
flusso del traffico attuale nelle ore di punta, certamente per
l’arrivo e
partenza dal luogo di
lavoro dei dipendenti (se ne ipotizzano 70 unità), nonché per il
conferimento delle
merci su mezzi pesanti che qui, poco realisticamente, si ritengono
programmabili in orari
differenti.
- che nel Piano delle
Regole del nostro PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) la zona
d’intervento è
considerata ad ALTA SENSIBILITA’ PAESISTICA (Classe 4 ove la
massima è 5);
così normata al punto
4 dell’art. 55: <<Nelle zone con classe
di sensibilità alta e molto alta sono
escluse nuove
costruzioni quando compromettono le qualità ambientali, i coni
visuali e in
generale le qualità
paesistiche dei luoghi>>.
CONSIDERATO
- che nel 2014, in sede
d’approvazione del vigente PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO, ad
esso avevamo espresso voto contrario
e sull’area in questione avevamo ufficialmente
OSSERVATO, inascoltati, della
necessità e possibilità di contenere quantomeno l’impatto
paesistico dell’intervento
(abbassando le altezze e le superfici coperte previste);
- che, data l’importanza
dell’intervento urbanistico sulla zona e gli oneri di
urbanizzazione
“in gioco”, QUESTA DIVENTA
L’OCCASIONE UNICA per allacciare alla rete fognaria
comunale anche tutti gli
insediamenti già esistenti, dimostrando così nei fatti di far
prevalere l’impegno e
l’attenzione ambientale a salvaguardia di tutti rispetto agli
interessi, seppur legittimi (ad
esempio: la presunta rapidità dei lavori), di singoli istituti e
operatori economici.
- che solo 4 anni fa CAP Holding spa
(per superare la procedura d’infrazione Europea verso i
Comuni Italiani che non garantivano
sul proprio territorio il trattamento delle acque reflue)
ha dovuto eseguire, in tre zone
distinte del nostro centro urbano, circa 900 mt. di fognatura in
presenza di molte interferenze
impiantistiche e non solo, con un conto economico di
€ 625.000.
- che non si scorge l’utilità per la
cittadinanza di triplicare l’offerta di parcheggi all’ingresso
nord/est del cimitero (se ci fossero
necessità di espansione dello stesso, non saremmo in
ritardo di due anni, rispetto a
quanto normato dalla Regione Lombardia, nella revisione del
Piano Cimiteriale di Binasco).
- che attualmente il Comune è nelle
condizioni finanziarie di poter gestire autonomamente
l’intervento di manutenzione
straordinaria sul Cimitero Comunale a cui invece, come da
schema di convenzione, si chiede
all’operatore di contribuire per quasi € 100.000.
- che a carico del Soggetto Attuatore
si prevede la realizzazione di circa 450 ml. di pista ciclabile,
con un costo già sommariamente
stimabile in € 100.000 (sviluppandosi in buona parte “in
sede autonoma”);
opera indicata tra le opere di
urbanizzazione primaria, ma che non risulterebbe indispensabile
all’effettivo utilizzo del o dei
fabbricati.
- che nello schema di convenzione, da
una parte si evidenzia l’estrema urgenza che il Soggetto
Attuatore ha nel realizzare
concretamente il Piano in oggetto, attraverso i conseguenti titoli
abilitativi, mentre dall’altra
(art. 3, comma 2) si concedono 10 anni di tempo per ultimare le
opere di urbanizzazione.
- che nello schema di convenzione (art.
3, comma 8) è prevista l’opzione monetizzazione di
alcune opere di urbanizzazione, come
il parcheggio SP1 indicato nell’elaborato 14.
SI FORMULANO LE
SEGUENTI OSSERVAZIONI
1- SI CHIEDE di cambiare la
priorità ambientale da dare a seguito di questo insediamento
produttivo: prima lo scarico delle acque reflue nella fognatura
pubblica, contenendo al minimo di legge i parcheggi e, se
economicamente necessario, procrastinando interventi come la
ciclabile (affinandone al contempo lo studio); subito a seguire le
opere di mitigazione, l’”attrezzare” il verde, ecc.
Al pari di alcuni Comuni a noi
limitrofi e territorialmente molto più estesi, che già hanno
allacciato tutte le loro frazioni urbane alla rete fognaria pubblica,
si colga l’occasione unica di questo rilevante intervento
urbanistico per garantire nel tempo la salubrità delle terre e delle
acque anche di questa parte del nostro territorio.
Territorio che realisticamente andrebbe
poi identificato come “urbano”, più che sede di insediamenti
isolati.
2- SI CHIEDE di ridurre a mt. 12
l’altezza massima dei fabbricati per non creare un elemento visivo
fortemente impattante e di ridurre il rapporto Rc di copertura ora
previsto;
di dare sin d’ora alcune indicazioni
sull’inserimento paesistico degli interventi (affinché la
distribuzione dei volumi comprometta al minimo i coni visuali), sui
caratteri architettonici, sulla scelta dei colori, il risparmio
energetico e idrico, ecc.
3- Si CHIEDE di chiarire per
l’intero comparto il numero massimo di posti auto a parcheggio
dovuti come oneri di urbanizzazioni standard, limitandoli ad esso,
ribadendo a chi e come spetta l’intervento nell’area Scim1 per
Servizi Cimiteriali, area già acquisita dal Comune.
4- SI CHIEDE, non evidenziandosi
sin qui prescrizioni o pareri da parte di Città Metropolitana,
di poter confermare una soluzione
progettuale che garantisca la fattibilità e l’efficacia del nuovo
innesto viabilistico sulla SP 35; ciò a fronte dell’aumentato
traffico veicolare, specie di mezzi pesanti. Infatti, se nella
RELAZIONE E STUDI DI TRAFFICO, al punto 7. INTERVENTO DI PROGETTO E
SCENARI VIABILISTICI si dichiara l’idoneità dell’attuale
intersezione canalizzata, dall’altra non è ben comprensibile
quanto indicato nella figura 59 li riportata.
5- SI CHIEDE di rivalutare
l’opportunità della posizione ove prevedere la connessione della
ciclabile sin qui progettata, all’esistente ciclovia Milano-Pavia,
in riferimento:
- all’eccessiva vicinanza al punto di
immissione sulla SP35, dei veicoli provenienti dall’area di
rifornimento carburanti;
- alla possibilità che si mantenga nel
tempo una richiesta differenziata d’accesso al cimitero, a
secondo che l’utente sia un pedone,
un ciclista, o arrivi su un autoveicolo.
- a una soluzione progettuale più
economica, che preveda l’eventuale realizzazione della pista
ciclopedonale all’interno del
comparto, in gran parte affiancata al corpo stradale e di minor
lunghezza.
6- SI CHIEDE, date le intenzioni
formalmente manifestate dal Soggetto Attuatore e a maggior tutela
dell’interesse pubblico, di eliminare dallo schema di convenzione
ogni riferimento alla realizzazione delle opere di urbanizzazione
entro il termine massimo di 10 anni.
Ovviamente, se fosse accolta la nostra
prima osservazione, varierebbero ben altri punti dello schema
convenzione.
7- SI CHIEDE, data la
natura dell’intervento urbanistico, che non pone difficoltà di
realizzazione delle opere di urbanizzazione a standard, di conoscere
le motivazioni dell’opzione “monetizzazione” per € 300.000
prevista nello schema di convenzione, a partire dal parcheggio SP1
indicato nell’elaborato 14.
Binasco, 19 gennaio 2019
Gruppo Consiliare
“BINASCO SEI TU”
Il Capogruppo
Mario Vecchi